
Nel tradizionale evento mugellano di fine agosto, la Coppa FMI, è stato ripreso lo stesso format dei precedenti appuntamenti della Pirelli Cup, abitualmente inserita nella Coppa Italia Velocità. Ovvero due giorni di prove libere suddivise fra giovedì e venerdì, un giorno di qualifiche al sabato, e domenica le gare per tutti i campionati. Anche le nuvole sono rientrate apposta dalle vacanze ed hanno condizionato tutto il fine settimana.
Il primo forte temporale si abbatte sull’autodromo giovedì nel primo pomeriggio: dopo i fiumi d’acqua è Alessandro Coradin che vuole approfittare della pista bagnata per cimentarsi ad affrontare le curve equipaggiato di pneumatici “rain”, anche perché non è garantito l’asciutto per i giorni di qualifiche e gara.
Venerdì Alessandro e Davide Eccheli hanno sfruttato entrambi tre turni, svolti tutti su pista asciutta. Sabato, invece, le prime qualifiche si sono svolte sull’asciutto, mentre nel tardo pomeriggio, poco prima del secondo turno, di nuovo un temporale bagnava abbondantemente la pista. Alessandro non ripete l’esperienza su pista bagnata, avendo già girato il giorno prima nelle stesse condizioni. Ne approfitta invece Davide, in compagnia di soli altri tre piloti. La griglia di partenza ovviamente è determinata dal turno di qualifica disputato sull’asciutto, con Eccheli e la Yamaha YZF-R1 numero 62 a conquistare la nona piazza con il tempo di 1’55”181 e con Coradin e la sua BMW S1000RR a chiudere la decima fila con il crono di 1’58”847.
Dopo un ulteriore acquazzone che si è protratto dalla notte alla mattina di domenica, la pista, man mano che si disputavano gare, si asciugava sempre più, fino ad essere in perfetta forma per la partenza della Pirelli Cup. Nel primo giro Davide Eccheli si trova in mezzo al secondo gruppo di piloti: in testa girano in cinque, per tutta la gara, a formare un unico ed uniforme trenino. Dietro di loro il gruppo di Davide: questi dapprima si trova undicesimo, poi dodicesimo, prima di riuscire ad imprimere un ritmo diverso e recuperare in due giri quattro posizioni.
Alessandro Coradin parte decisamente meglio, e nel corso del primo giro recupera cinque posizioni. Scala ulteriormente la classifica nel giro successivo recuperando una posizione, ed un ulteriore durante la sesta tornata. Nel corso dell’ottavo giro poi un pilota in mezzo al gruppo rompe il motore nel rettilineo che porta alla curva Correntaio, finendo incolume nella ghiaia, col motore in fiamme, dopo aver inondato la pista di olio.
I commissari per sicurezza espongono la bandiera rossa che chiude così la gara, congelando le posizioni che avevano i piloti in chiusura del settimo giro. Davide stazionava in ottava posizione, che gli è valsa anche il secondo gradino del podio nella classifica Superbike, mentre Alessandro ha chiuso in ventitreesima posizione.
Il prossimo appuntamento agonistico sarà anche l’ultimo per la Pirelli Cup 2018, da disputarsi in ottobre al Misano World Circuit.