
Si è conclusa la stagione agonistica 2018 di MC7 Corse, e si è conclusa con importanti risultati: era necessario mantenere alta la concentrazione e tutto il team è riuscito a svolgere al meglio il proprio compito. Matteo Colombo, team manager e cuore pulsante di MC7 Corse, è riuscito a dosare tutti gli ingredienti per realizzare un cocktail perfetto di tecnica, ingegno, passione e soprattutto amicizia, che hanno permesso ai propri piloti di scendere in pista con la necessaria serenità per portare a termine nel miglior modo possibile il campionato. Davide Eccheli ed Alessandro Coradin hanno potuto contare sul supporto dei meccanici Loris Redaelli, Moreno Gradara e Luca Valtorta, e sulle cure elettroniche di Danilo Gazzotti e Matteo Leonardis.
Davide ed Alessandro arrivavano a quest’ultimo appuntamento della Pirelli Cup 2018 con preparazione ed obiettivi diversi: in corsa per mantenere la terza posizione in classifica generale, Eccheli sapeva di dover sostanzialmente tagliare il traguardo, ma veniva dalla gara nel Trofeo Italia, disputata nel Misano Classic Weekend solo una settimana prima, durante la quale era scivolato alle curve Rio per evitare il contatto con un avversario. Aveva dunque bisogno della massima concentrazione e di una messa a punto perfetta per evitare preoccupazioni e distrazioni durante la gara. Coradin invece ha provato la strada della preparazione fisica, con quotidiane sessioni di motocross, propedeutico alla miglior gestione del mezzo meccanico ed utile allenamento per tutto il fisico, per lui che soffre spesso di un eccessivo affaticamento delle braccia negli ultimi giri delle gare.
Dopo un venerdì di prove libere, utili a ritrovare il giusto feeling col tracciato, le qualifiche si sono svolte ad orari quasi agli antipodi: la Q1 col sole a picco e la Q2 praticamente al tramonto. Ovviamente la puntata grossa andava fatta sulla Q1, perché ormai il clima autunnale garantiva di poter sfruttare la miglior finestra di temperature dell’aria e soprattutto dell’asfalto solo nelle ore più soleggiate. Eccheli nel primo turno ferma il cronometro ad 1’41”040, per l’ottava posizione provvisoria; Coradin si ferma ad 1’44”908, temporaneamente in ventisettesima piazza.
Nella Q2 i tempi, come previsto, sono sensibilmente più alti per la stragrande maggioranza dei piloti di vertice. Eccheli ottiene il sesto tempo in questo turno, a soli 153 millesimi dal tempo del primo turno di qualifica, segno che avrebbe potuto guadagnarsi posizioni migliori in qualifica, ma anche indice di particolare competitività in vista della gara. Anche Coradin non migliora il proprio tempo e scivola nella classifica complessiva in trentesima posizione.
La gara ha un avvio felice per entrambi i portacolori di MC7 Corse, che lasciano spediti i propri blocchi di partenza. Nel corso del primo giro però Davide perde totalmente aderenza con entrambi gli pneumatici in uscita dalla curva 6 e finisce largo, sorpassato da una decina di piloti. Potrebbe tirare i remi in barca ed accontentarsi di concludere anonimamente la gara, ma fa tutt’altro: con un paio di sorpassi a giro scala le posizioni, dalla sedicesima, poi la quattordicesima, la dodicesima. In tre giri si porta fuori dal traffico, poi comincia a recuperare terreno ai gruppi di testa. Un’altra posizione la recupera a metà gara, ed un’ultima ad un giro dalla fine. Chiude dunque decimo e sale sul gradino più basso del podio per la classe Superbike, ma cosa più importante, riesce a chiudere la classifica generale in terza posizione assoluta.
Dopo l’efficace start Coradin non compie errori ed imbastisce una gara di recupero, tutta velocità e sorpassi: dalla ventisettesima posizione acquisita nei primi due giri balza in ventitreesima al terzo passaggio. A metà gara però si trova nuovamente a fare i conti con avambracci duri e poco collaborativi. Non riesce a mantenere il ritmo ed alzandolo si vede sfilare via via da tutti quei piloti che aveva abilmente sorpassato nella prima frazione di gara. Riesce comunque a concludere tutti e dieci i giri della gara, alla fine taglierà il traguardo in trentesima posizione, così com’era partito.
Ora le moto rientrano temporaneamente ai box, perché la stagione non è finita, anzi già si pensa alla prossima ed al lungo viaggio che traghetterà MC7 Corse verso il 2019.