
Il secondo fine settimana di gare della Coppa Italia Velocità ha avuto luogo al Mugello, sul circuito per quest'anno orfano della MotoGP, ma che si sta preparando ad ospitare nientemeno che la Formula 1.
A farla da padrone, sole e gran caldo sin dalle prove libere di giovedì e venerdì: MC7 Corse è giunta in autodromo ben preparata a tali condizioni, avendo saggiato l'asfalto rovente a più riprese in agosto, sia sulle colline toscane sia in riva all'adriatico sul circuito di Misano. Test effettuati anche al fresco austrico di Zeltweg prima che il Red Bull Ring ospitasse, per due settimane consecutive, la carovana del Motomondiale.
Riconfermato il quartetto di alfieri: Latrecchina e Murano in Pirelli Cup 1000, Arnaboldi in Dunlop Cup 1000 ed Ercolani in Yamaha R3 Cup. i primi due ben figurano sia nelle prove libere sia nelle qualifiche, quando Dario Latrecchina ottiene il proprio miglior giro con 1'53"810 e Federico Murano ferma il cronometro sull'1'55"255, non migliorando comunque quanto ottenuto nella gara d'esordio del National Trophy di inizio luglio.
Sabato pomeriggio la partenza della gara sprint: sette giri con procedura di partenza rapida (un solo meccanico sulla griglia di partenza e niente cavalletti o termocoperte). Primi della terza e sesta fila, hanno partenze buone, soprattutto Federico che sorpassa un'intera fila di piloti. Dario invece non fa in tempo a completare un giro che, per evitare un pilota titubante alla staccata in ingresso alla Scarperia, finisce lungo nella ghiaia e rientra in pista praticamente in coda al lungo serpentone di piloti. Conclude la prima tornata in trentatreesima posizione, avendone recuperate già una manciata; prosegue con un ritmo indiavolato e si trova a dover compiere sorpassi multipli quasi ad ogni curva. Trentatreesimo, ventisettesimo, ventunesimo e poi diciannovesimo al quarto giro; stabile al quindicesimo posto nei restanti giri, per poi chiudere in tredicesima posizione completando gli ultimi sorpassi nelle poche centinaia di metri che separano la Bucine dal traguardo, forte del motore della sua Aprilia RSV4 che gli ha consentito di raggiungere anche i 313 km/h, top speed di Gara 1.
Federico, invece, dopo la partenza sprint perde un po' di smalto e fatica a mantenere la posizione. Scivola dalla dodicesima alla quattordicesima in un paio di tornate, dopodiché rimane stabile fino al traguardo.
Domenica mattina stessa griglia di partenza in Gara 2, di nuovo con entrambi i piloti lesti a guadagnare posizioni. Federico porta la Yamaha YZR-R1 davanti ad un paio di avversari: si posiziona tredicesimo nella seconda tornata. Viene poi sorpassato nel giro successivo e riconquista la tredicesima piazza dal penultimo giro fino al traguardo. Dario invece è intenzionato a riscattare il risultato di Gara 1 e va subito a piazzarsi in quinta posizione. Battaglia coi piloti che lo precedono, perde qualche metro nel primo settore, ma recupera sempre nei successivi e soprattutto sul rettilineo del traguardo, mantenendo il distacco dal quarto in un paio di decimi abbondanti. Purtroppo, nel corso del quinto giro e nuovamente alla curva Scarperia, perde l'anteriore e finisce nella ghiaia, questa volta causando danni alla moto che, seppur lievi, gli hanno impedito di rientrare in pista.
Marcello Arnaboldi in Dunlop Cup 1000 migliora il feeling con la nuova Yamaha YZF-R1 e scende sotto il tempo di 2'02" in qualifica, con 2'01"442, tempo che gli vale la diciottesima posizione in griglia di partenza. Non riuscirà a ripetere in gara lo stesso crono, ma recupera comunque tre posizioni e chiude la gara sprint del sabato in quindicesima piazza. In Gara 2 torna a girare nuovamente al di sotto del 2'02" o di poco sopra, recuperando fino a metà gara alcune posizioni, posizioni che poi, a causa di un calo fisico, si trova costretto a cedere, chiudendo il decimo ed ultimo giro in diciassettesima posizione.
Emiliano Ercolani ben figura nella Yamaha R3 Cup sin dalle prove libere, girando spesso coi tempi dei primi della classe. Nelle prove di qualifica ottiene la tredicesima posizione in griglia ed in Gara 1 non ha modo di sfruttare il vento a favore sul lungo rettilineo del Mugello, vedendosi recuperare da quei piloti che curva dopo curva riusciva a sopravanzare. Conquista comunque la piazza d'onore nella classifica YSS riservata ai piloti equipaggiati da queste sospensioni. In Gara 2 la beffa: al Correntaio scivola a terra durante un tentativo di sorpasso al terzo giro. Si rialza e riprende la pista in coda al gruppo. Prima di concludere il secondo giro a rincorrere gli altri partecipanti, si vede sventolare all'ultima curva la bandiera rossa per un incidente occorso a due piloti, a terra in attesa di soccorsi. Coscienziosamente prende la via dei box, quando tutti gli altri piloti avevano già tagliato il traguardo. Questo però, nonostante la corsa a rimettere in sesto la moto, non gli consente di prendere parte alla seconda partenza.
L'ultimo appuntamento di questa travagliata stagione sarà nuovamente ospitato dal Mugello Circuit a settembre, e c'è da scommettere che tutti i piloti MC7 Corse avranno voglia di riscattare quanto ottenuto in questo fine settimana.