
Intensissimo fine settimana di gare per MC7 Corse nel quarto ed ultimo round della Coppa Italia, patrocinata dalla Federazione Motociclistica Italiana, e svoltosi al Misano World Circuit Marco Simoncelli.
Entrambi i piloti schierati, Fabrizio Perotti ed Emiliano Ercolani, erano chiamati a battersi ciascuno per il titolo nel proprio campionato, rispettivamente Pirelli Cup e Yamaha R3 Cup. Per entrambi erano previste gare doppie, da disputarsi sabato e domenica. Entrambi sono saliti sul podio in ogni gara, e soprattutto sul gradino più alto nelle gare della domenica.
Cosa ha separato i piloti MC7 Corse dal completo trionfo? Cinquantasei millesimi in un caso e due punti nell'altro.
Perotti è arrivato in riviera romagnola con la giusta carica e la consapevolezza che solo mettendo le ruote davanti al suo diretto avversario in classifica, Alex Bernardi, avrebbe potuto superare l'impasse causato dall'infortunio di inizio stagione e la conseguente mancata partecipazione al primo round di gare. La sfida con Bernardi si è giocata alla distanza: nelle prove libere di giovedì e venerdì non si sono trovati in pista negli stessi turni; alla sera di venerdì la prima prova del nove, con la Q1. Fabrizio ferma il cronometro trecentosessantotto millesimi più tardi rispetto all'alfiere di Nuova M2 Racing. Nella seconda qualifica migliorano entrambi, Fabrizio registra il tempo di 1'37"161, costretto comunque ad accontentarsi della seconda posizione per le griglie di partenza.
Nel corso del pomeriggio di sabato le altre gare hanno accumulato ritardi, lasciando in eredità all'ultima gara della giornata un programma ridotto: solo cinque giri per tagliare il traguardo. La battaglia è stata serrata in pista, Fabrizio scatta fulmineo allo spegnersi dei semafori, si posiziona in testa, ma viene costantemente tallonato da Bernardi. Spesso sono fianco a fianco, qualche volta assaggiano l'uno le carene dell'altro, vuoi con un braccio vuoi con un ginocchio… C'era da buttarsi nella mischia e nessuno dei due s'è tirato indietro. Perotti allunga nei primi due settori, Bernardi lo recupera nel terzo per poi lasciare qualcosa alla moto con le insegne di MC7 Corse nell'ultimo tratto.
Sotto il traguardo è passato sempre in testa Fabrizio. All'ultimo giro anche dal muretto dei box Matteo Colombo, Giancarlo e Simone Bosco, Moreno Gradara, Alessio Motta e Matteo Leonardis vedono sfilare prima il casco di Perotti, poi quello di Bernardi lungo il curvone. Perotti passa anche il terzo settore indenne, ma ciò che dal box non s'è potuto vedere è che Bernardi arriva incollato a Perotti già alla curva tredici ed al Carro infila Fabrizio. Da lì al traguardo sono un paio di curve ed in entrambe, provando traiettorie diverse, Fabrizio cerca d'insidiare l'avversario.
Si immettono sul rettilineo con Perotti ad inseguire, ma forse con uno spunto migliore. Percorre il rettilineo con una velocità maggiore; si sposta col corpo, in piedi sulle pedane a voler spingere con un ultimo colpo di reni l'Aprilia RSV4 Factory Works. Cinquantasei millesimi, solo cinquantasei millesimi dopo Bernardi riesce a tagliare il traguardo. E questo complica di molto i piani per la vittoria finale.
Domenica ci si gioca il tutto per tutto: Fabrizio deve vincere e mettere fra sé Bernardi un paio di piloti. Alla gara si arriva con il cielo che s'incupisce, spira molto forte il vento e piove anche durante i dieci giri della gara precedente. La pista non si bagna un granché, e salgono i dubbi su quali siano gli pneumatici migliori per le ultime dieci tornate della stagione.
Sulla griglia di partenza vengono sciolti gli ultimi dubbi: le nuvole sembrano voler concedere una tregua ed il vento asciuga completamente l'asfalto. Al via, nuovamente, Perotti lascia tutti sul posto e scatta in testa. Martella tempi da qualifica fino all'interruzione per bandiera rossa. Si riprende con la griglia composta nell'ordine col quale i piloti hanno concluso il terzo giro, ultimo ad esser stato completato prima dello stop.
Nuova partenza e nuovamente stacco frizione perfetto. In questi ultimi cinque giri sembra che Fabrizio voglia riavvolgere il tempo, per quanto gira veloce, ormai quasi al buio. Gira in 41 con partenza da fermo, 1'36"942 al secondo giro e nei restanti non sarà mai più lento di 37,2. Sotto la bandiera a scacchi passa da solo, indisturbato, con un vantaggio di dieci secondi accumulati in soli cinque giri. Bernardi ha scelto la via più sicura per assicurarsi il titolo: ha tenuto dietro i suoi avversari, nessuno capace di impensierirlo, tanto che i suoi tempi sono praticamente sempre sul 39.
Scesi dalle moto i piloti hanno potuto scambiarsi vicendevoli complimenti e raccoglierne, tanti, da tutti i presenti. Poi il diluvio a bagnare la premiazione sul podio.
Se sono stati cinquantasei millesimi a separare Perotti dal trionfo in Pirelli Cup, solo due punti hanno separato Emiliano Ercolani dal conquistare la classifica assoluta della Yamaha R3 Cup.
Per lui, che a Misano ci vive, questa è più che la gara di casa. Quando sale sul podio vede lo stesso panorama che può ammirare dal balcone di casa. Non è dovuto arrivare carico in autodromo: era già lì, carico e determinato.
Ha avuto modo di affinare, con l'aiuto del team e del sospensionista Luca Zangheri, il setting della moto con la quale nel precedente round già aveva avuto modo di primeggiare. Nelle libere ed in qualifica è sempre tra i primi, ottiene la terza posizione per le griglie di partenza, girando solo due decimi e mezzo più lento di Palladino, in 1'51"466.
In Gara 1 rimane incollato al gruppo dei battistrada. In quattro a scambiarsi le posizioni di testa per tutta la gara e sbucare fuori dall'ultima curva con Palladino con qualche metro di vantaggio e dietro Passanisi, Ercolani ed il greco Peristeras raccolti in due decimi di secondo. Tradotto in gradini di podio significa che Emiliano è salito sul terzo per la classifica generale e sul secondo per quanto riguarda il campionato bLU cRU riservato ai piloti under 19.
Domenica mattina si è poi disputata Gara 2, ancora più agguerrita rispetto al giorno precedente. Peristeras tira il gruppo i primi giri, poi Palladino e Tragni prima che salisse in vetta Ercolani proprio a metà gara. Emiliano prova a scrollarsi il gruppo di dosso, ma soprattutto Tragni gli rimane attaccato allo scarico. I due avevano messo tra loro ed i primi inseguitori alcuni metri, ma Sarchi prima, poi Peristeras contribuiscono a colmare il distacco.
Palladino era il pilota più temibile per la corsa al titolo, ed a metà gara ha saputo pazientare in coda al gruppo di testa, sesto, per poi sferrare l'attacco negli ultimi due giri. Rimonta metro dopo metro fino a quando, all'ultima curva, affianca Emiliano e, nonostante un'escursione oltre i limiti della pista, passa insieme a lui sotto la bandiera a scacchi. Saranno solo undici i millesimi che consentono ad Ercolani di vincere la gara, ma la seconda posizione di Palladino è sufficiente a quest'ultimo per portare a casa l'intero campionato con un vantaggio di appena due punti sul portabandiera di MC7 Corse.
Emiliano sale sul gradino più alto del podio sia la vittoria in gara sia per aver vinto la classifica bLU cRU dedicata ai più giovani. Risultato che gli darà accesso al Masterclass Yamaha, con la possibilità di muovere i primi passi all'interno del circus WorldSBK con la Yamaha R3.