
Un'atmosfera torrida ha riservato il Mugello Circuit ai partecipanti al terzo round del CIV: gran caldo ed asfalto viscido l'hanno fatta da padrone, con piloti, meccanici e tecnici alla disperata ricerca di aderenza.
Le prove libere, svolte giovedì e venerdì, hanno consentito a MC7 Corse di procedere con due approcci differenti lo sviluppo della messa a punto delle Factory Works Aprilia RSV4 1100 Stock2 APX Race. Le sensazioni migliori le prova Fabrizio Perotti, che al venerdì ottiene in entrambi i turni la seconda posizione. Più sofferte le prove per Christian Gamarino, che nell'ultimo turno di prove libere strappa il quinto posto di sessione, ma non ancora soddisfatto dalle risposte ottenute dalla sua moto.
Nelle qualifiche poi l'inconveniente che non ti aspetti e che condizionerà tutto il fine settimana: il primo turno cronometrato è programmato per mezzogiorno, il secondo alle diciotto; bisogna puntare tutto sulla prima prova, perché nel pomeriggio le condizioni dell'asfalto peggiorano. Perotti strappa la terza posizione con il crono di 1'52"661, Gamarino pesca la carta Imprevisti ed è costretto in pit lane per gran parte dei venti minuti a disposizione. Incappa in un inconveniente elettronico inaspettato ed imprevedibile: nella corsia dei box la sua squadra prova a rimediare, ma quando viene rimandato in pista non ha nell'elettronica un alleato e riesce a mettere insieme due giri, che gli valgono la momentanea venticinquesima posizione.
Con il supporto dei tecnici Aprilia si individua una possibile causa all'inconveniente occorso a Gamarino e, con minore intensità, capitato anche a Perotti. Prima della Q2 la squadra lavora alacremente per porre rimedio, ma l'incertezza che quanto fatto possa non essere risolutivo rode come un tarlo. Inoltre, in questa situazione, Christian non ha potuto verificare le regolazioni applicate alla ciclistica per le qualifiche.
Con l'elettronica che torna finalmente a collaborare, Gamarino recupera posizioni, anche se con tempi generalmente più alti rispetto al primo turno. Si qualifica nono, con Perotti che conferma invece la terza piazza sulla griglia di partenza. Alberga comunque un discreto ottimismo per la gara, perché le coperture Dunlop che equipaggiano i piloti MC7 Corse sono notoriamente meno performanti sul giro secco, ma particolarmente resistenti all'usura e già nelle gare precedenti si erano rivelate preziose alleate per la vittoria, conquistata nelle fasi finali.
Allo spegnersi dei semafori Perotti schizza come un missile e conquista la prima posizione, ma, dopo poche curve, una caduta del danese Schacht costringe il direttore di gara ad esporre bandiera rossa ed interrompe la gara. Si torna in pista per una nuova partenza ed una corsa di otto giri. Pronti, via, questa volta è Gamarino a bruciare una fila di piloti, mentre Perotti mantiene la posizione. Ma nelle retrovie una nuova caduta e situazione di pericolo, costringono la direzione di gara ad una nuova bandiera rossa ed una terza partenza per una gara sprint di sette giri.
Decisamente compromessa la strategia di puntare sulla durata degli pneumatici, perché in pit lane, prima di ripartire per la terza volta, molti piloti montano gomme nuove per le quali il degrado non sarà così marcato. Tocca partir bene e sia Christian sia Fabrizio ripetono ciascuno la propria miglior partenza. Fabrizio porta il suo 43 a comparire nel contagiri in cima a tutti. Christian nuovamente scavalca quattro avversari e si guadagna la quinta posizione. Dalla prima fila, in seconda posizione, avrebbe dovuto scattare Riccardo Russo, ma la sua BMW compie una partenza esageratamente lenta e viene sfilato da tutti i concorrenti, in una situazione estremamente pericolosa trovandosi al centro della pista, ma per fortuna risoltasi senza alcun contatto.
Fabrizio Perotti non riesce comunque a mantenere la testa del gruppo, perdendo una posizione al giro per metà gara. Passa sotto la bandiera a scacchi in volata con i piloti poi saliti sul podio: Salvadori, Giannini e Saltarelli, staccato dal vincitore di nemmeno quattro decimi. Gamarino giunge alle spalle del compagno di scuderia, a distanza di un paio di secondi, in quinta posizione, che gli vale punti a sufficienza per mantenere la vetta della classifica: un solo punto, infatti, lo avvantaggia su Saltarelli.
Il prossimo appuntamento sarà a Misano Adriatico, nell'autodromo intitolato a Marco Simoncelli, dove Gamarino sarà l'uomo da battere, avendo vinto su questo tracciato nella gara d'apertura, e dove Perotti cercherà di chiudere i conti con la sfortuna e continuerà nella propria rincorsa alle posizioni che contano nella classifica generale.