Di nuovo in pista a Vallelunga e di nuovo un fine settimana di pioggia riservato a MC7corse. Così come per l'esordio della Coppa Italia anche il CIV comincia il 2016 all'Autodromo "Piero Taruffi" Vallelunga, e così come pioveva durante il Trofeo Italiano Amatori così, anzi di più, ha piovuto durante la Yamaha R1 Cup. Ma a guastare ulteriormente il fine settimana c'è stato anche l'incidente occorso ad uno dei piloti del team.
Il fine settimana per MC7corse in realtà è cominciato già il Mercoledì, quando ha varcato i cancelli di Vallelunga per allestire attrezzature e mezzi per la giornata di prove libere extra del giorno successivo. Il primo di questi turni è stato sostanzialmente vanificato dall'insistente pioggia; i successivi due si sono invece svolti su pista via via sempre più asciutta. Visto che il meteo prevedeva una gara domenicale da svolgersi senza pioggia, le prove disputate con le stesse condizioni di pista valevano oro.
Anche le prove libere del Venerdì sono state sostanzialmente asciutte e questo, in ottica gara, è stato molto positivo per individuare i migliori assetti, un po' meno forse per preparare le qualifiche. Sabato infatti l'ha fatta da padrona la pioggia, soprattutto nella prima sessione di qualifica: Sergio Orsero aveva la possibilità di partecipare solamente a questa sessione e si qualifica con il tempo di 2'15"178. Il seconto turno si svolge su pista ancora bagnata, ma con la pioggia che ormai aveva finito di scendere da alcuni minuti: Stefano Fugardi ed Armando Iannuzzo provano l'azzardo di un pneumatico da pioggia all'anteriore e di una gomma da asciutto al posteriore. Mentre il primo si sente sulle uova e rientra in pit lane per farsi sostituire lo pneumatico posteriore con uno da pioggia, Iannuzzo rimane pazientemente in pista e negli ultimi giri abbatte costantemente il tempo precedente, chiudendo la qualifica in nona posizione con il crono di 1'57"445. Fugardi invece, dopo il cambio gomme effettuato in tempi record da Matteo Colombo e Loris Redaelli, rientra in pista per gli ultimi due giri sempre più veloci, l'ultimo dei quali chiuso per pochi istanti sotto la bandiera a scacchi e che sanciva la dodicesima piazza con 1'59"168.
Come promesso Domenica mattina non piove, anzi quasi come un miraggio si vede il sole in cielo dietro alle nuvole, ma a guastare la giornata c'è stato l'incidente occorso a Sergio Orsero: partendo dalle retrovie si è trovato a dover compiere molti sorpassi per raggiungere piloti col suo stesso passo; nel corso del secondo giro però, alla staccata alla curva Campagnano gli si scompone la moto e finisce per tamponare il pilota che lo precedeva e che aveva già impostato la curva chiudendogli la traiettoria. Carambola a terra insieme alla moto ed impatta violentemente sull'asfalto. Al centro medico preferiscono inviarlo in ospedale per ulteriori esami diagnostici dai quali emerge una prognosi per nulla esaltante e che lo costringerà a sventolare bandiera bianca e rimanere lontano dai circuiti non meno di una manciata di mesi, vedendo così la stagione agonistica appena cominciata già sostanzialmente chiudersi.
Anche Stefano Fugardi scatta ottimamente al via, e subito sorpassa per intero una fila. Al primo giro passa sotto il traguardo in ottava posizione e prosegue nel corso delle successive tornate a compiere sorpassi che lo portano fino in sesta. Sicuro di poter continuare la scalata verso posizioni quantomeno a ridosso del podio, tiene spalancato il gas quando, prima una forte shakerata poi un dritto gli fanno perdere un paio di posizioni. Battagliava con altri due piloti e si contendevano le posizioni dalla sesta all'ottava, si ritrova invece a cedere il passo piombando fino alla nona piazza. Non si da per vinto ed a due giri dalla bandiera a scacchi riesce almeno a recuperare una posizione, chiudendo ottavo e con i piloti che lo precedevano ormai troppo lontani per esser di nuovo raggiunti.
Armando Iannuzzo invece perde numerose posizioni nelle prime curve ed è costretto ad una gara di rincorsa. Chiude il primo giro sedicesimo, recupera alcune posizioni nel corso dei giri successivi, ma da metà gara sente di non poter spingere ulteriormente e regola il suo ritmo per chiudere la sua prima gara in sella al bolide dei tre diapason in sedicesima posizione.