Sulle colline toscane del Mugello ha avuto luogo il secondo appuntamento della Yamaha R1 Cup: in compagnia del CIV - Campionato Italiano Velocità, che raduna i migliori piloti e team, oltre che a numerosi tifosi ed appassionati, il trofeo monomarca al quale MC7 Corse ha deciso di partecipare ha riservato anche in questa occasione risultati contrastanti. Un sapore dolceamaro che in primo luogo fa venir voglia di calzare di nuovo il casco e riprovarci immediatamente.
Come già in altre occasioni, il weekend di gara comincia già il giovedì per alcuni turni di prove libere extra, che tanto utili possono essere soprattutto quando i piloti si trovano a scoprire una moto nuova. È così sicuramente per Maurizio Prattichizzo, pilota con esperienza nel mondiale SuperSport e SuperBike, che prende parte come Wild Card alla gara e torna a guidare in una competizione agonistica dopo anni di quasi totale inattività. Ha saggiato la 1000cc dei tre diapason solo un paio di settimane prima e la strada da percorrere prima di poter trovare l'affiatamento col mezzo meccanico è tanta. Anche Stefano Fugardi, che invece compete per l'intero campionato ed ha disputato non soltanto il primo round a Vallelunga, ma anche un paio di test al di fuori del calendario di gare, comunque fino a questa stagione ha cavalcato moto dalla cilindrata al massimo di 600cc e sta ancora adattandosi allo stile di guida che una cilindrata così potente richiede.
Venerdì le prove libere hanno dato qualche indicazione in più, con Stefano già proiettato verso le posizioni di vertice e tempi molto vicini al target prefissato: ferma il cronometro nel secondo turno a 1'56"002, quarto tempo. Maurizio invece ancora cercava provava a settare al meglio la moto, con run brevi e correzioni rapide alle sospensioni direttamente in corsia box: gira meglio al mattino con 1'57"982, ma appunto l'attenzione è stata posta più alla guida che non al cronometro.
Sabato le qualifiche hanno marcato i primi risultati ufficiali: al mattino le posizioni conquistate erano la settima e la nona, rispettivamente di Stefano Fugardi con 1'55"398 e di Maurizio Prattichizzo sceso ad 1'56"160; al pomeriggio, nonostante entrambi i piloti abbiano migliorato il proprio crono, scendono in ottava ed undicesima posizione, con ottimi miglioramenti sul giro secco (1'54"952 e 1'55"807) e soprattutto incoraggianti indicazioni sul passo gara.
Domenica mattina il sole è stato costretto a sorgere nascosto dalle molte nubi che campeggiavano nel cielo sopra al Mugello. Dopo tre giorni di sole intenso e gran caldo sembrava questa novità potesse scombinare un po' i piani di tutti i concorrenti, proiettati fino a poche ore prima in scelte dettate dall'elevata temperatura. Ma, man mano che l'orario d'ingresso in pista si avvicinava, le nuvole si sono diradate permettendo al sole di surriscaldare l'asfalto così come per tutti il fine settimana. Con le moto di MC7 Corse schierate una dietro l'altra in terza e quarta fila sembrava potesse scorrere tutto secondo i piani: prima dello start ci si augurava solo di effettuare una buona partenza e condurre una gara di vertice per entrambi. In effetti la partenza non è stata affatto deludente, ma all'ultima curva, prima di effettuare il primo passaggio sotto il traguardo, Stefano Fugardi vede bagarre davanti a sé, due piloti allargano la traiettoria per un leggero contatto fra loro e Stefano decide di stringere per passarli nel varco che aveva visto aprirsi e che gli avrebbe permesso di salire fino in terza posizione: la Yamaha R1 col numero 22 sul cupolino non lo ha assecondato e gli chiude l'anteriore. Stefano scivola indenne sull'asfalto della Bucine, la moto raggiunge il cordolo esterno e si proietta in aria in un paio di capovolte purtroppo devastanti. Gara chiusa e parecchio lavoro da fare per poter riportare in pista la moto a fine mese.
Maurizio Prattichizzo aveva anche lui compiuto una buona partenza: chiude il primo giro in settima posizione, dopo averla scambiata con altri in una lunga battaglia con un gruppo di piloti. Battaglia che non dura solo un giro: al secondo passaggio sotto il traguardo il numero 16 passa in sesta posizione, perde poi nelle due tornate successive una posizione a giro, assestandosi nell'ottava. Purtroppo sarà la tenuta fisica ad impedirgli di mantenere il passo dei primi ed a quattro giri dalla fine si vede costretto a ridurre un po' il ritmo pur di portare a termine la gara. Perde un'ulteriore posizione e passa sotto la bandiera a scacchi in un più che soddisfacente nono posto.